La drammatica condanna finanziaria porta la Juventus a un punto di svolta che potrebbe ridefinire il futuro della squadra.
Non sono solo i 718.240 euro di multa da cui la Juventus è emersa dall’accordo con la Procura Federale che destano preoccupazione. L’indagine sulle presunte manipolazioni salariali, partnership sospette e relazioni con gli agenti ha aperto la strada a conseguenze molto più ampie. È infatti il cumulo delle sanzioni, compresa una penalizzazione di 10 punti già inflitta nella precedente sentenza, che potrebbe rivelarsi devastante per il club bianconero.
Pertanto, non stiamo parlando di una perdita monetaria di 720.000 euro, ma di una somma che supera di 100 volte quella cifra. Questo perché l’esclusione dalla partecipazione alla Champions League rappresenta un danno economico di circa 80 milioni di euro per la Juventus. Anche con l’ipotetica penalità aggiuntiva dell’UEFA, questa è una cifra che potrebbe causare una voragine nei conti del club.
L’impatto della sanzione
A una giornata dal termine, la penalizzazione di 10 punti per la sentenza sulle plusvalenze del 22 maggio sembra essere il fattore determinante per tenere la Juventus fuori dall’elite del calcio europeo. Tuttavia, con ancora 90 minuti di gioco rimasti, il destino della squadra è ancora incerto. I bianconeri, con 69 punti in campo, potrebbero ancora essere superati dal Milan, che si trova a 67 punti.
Oltre alle ramificazioni economiche, ci sono anche implicazioni tecniche e programmativi significative. La Juventus potrebbe dover ripensare radicalmente – o almeno compromettere gravemente – il progetto a lungo termine che ha iniziato a sviluppare. Gli investimenti su giovani talenti come Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, che ora rischiano seriamente di finire sul mercato, erano fondamentali per questa visione. Se tra i due, il serbo è oramai indirizzato all’addio sicuro, ma anche Szczesny nonostante il rinnovo può dire addio. Si punta quindi a tenere necessariamente Chiesa. Non si toccano Fagioli, Iling e Soulé.
Le recenti acquisizioni di Paul Pogba e Gleison Bremer, la cui partenza non è prevista, potrebbero ritrovarsi in un ambiente competitivo molto diverso da quello per cui erano stati ingaggiati. Di conseguenza, la Juventus potrebbe dover intraprendere una profonda ristrutturazione, annullando mesi di progressi. Il prezzo di questi mesi di battaglie legali nei tribunali dello sport diventa, dunque, sempre più evidente.